CONFERENZA STAMPA - Bonucci: "Vincere aiuta a vincere. Sono in un gruppo di grandi uomini"

25.05.2016 16:20 di  Alessandro Paoli  Twitter:    vedi letture
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Leonardo Bonucci, difensore classe '87 della Juventus FC, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni durante la conferenza stampa odierna svoltasi quest'oggi presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano (FI):

"Prima di iniziare a parlare - esordisce l'Azzurro - ci tenevo a fare un applauso insieme a voi a Gaetano Scirea, che oggi avrebbe compiuto oggi 63 anni: per me è e resterà sempre un simbolo della Juventus".

Sul gruppo azzurro: "Sono in un gruppo di grandi uomini, daremo il cento per cento, non dovremo avere rimpianti dopo. Per quello che mi riguarda ho una voglia matta di giocare e di confrontarmi con grandi campioni".

Sulle possibilità degli Azzurri in Francia: "L’Italia è in seconda, terza fila in vista degli Europei, e va bene perchè se abbiamo un ranking così basso evidentemente qualche problema c'è: adesso sta a noi lavorare e avere umiltà per sovvertire i pronostici. Dopo il Mondiale del 2006 questo decennio è stato sicuramente in discesa a livello di qualità, di talenti in chiave azzurra ne sono venuti fuori pochi, in più la Nazionale ha confermato di non riuscire ad ottenere risultati nelle amichevoli, un neo che ci portiamo dietro da sempre".

Sul cosiddetto "gruppo Juve": "Noi giocatori della Juventus siamo pronti a metterci a disposizione di Conte e della squadra. Abbiamo la fortuna di avere un gruppo di grandi uomini e noi italiani nel momento di difficoltà tiriamo sempre fuori qualcosa. Metteremo la nostra mentalità a disposizione dei nostri compagni, con un CT già bravo di suo a trasmetterla. Vincere aiuta a vincere e ti migliora sotto tutti i punti di vista, vogliamo continuare a sognare".

Sull'attaccante Mario Barwuah Balotelli (AC Milan): "È un peccato per questa Nazionale non poter contare sul migliore Balotelli? Tutto è stato sempre nelle mani di Mario, doveva essere intelligente per cercare di cambiare e ancora non lo ha fatto, in una Nazionale così lui sarebbe stato importante: se l'avesse capito, se avesse compreso che qui non servono primedonne ma carri armati che si sacrificano per il compagno, oggi sarebbe uno dei migliori attaccanti al mondo. Il futuro può riservargli ancora soddisfazioni e magari ritrovare questa maglia. Ma come ho detto spetta solo a lui".

Sul centrocampista Andrea Pirlo (New York City FC): "Lui non si discute, è il calcio fatto persona, é un grande campione e un grande uomo spogliatoio, un simpaticone al di là delle apparenze. Il CT è stato chiaro: quando si fanno delle scelte, se ne conoscono anche le conseguenze".