Mancini: «Diventare CT è motivo d'orgoglio. Balotelli? Probabilmente lo chiameremo»

15.05.2018 16:00 di Alessandro Paoli Twitter:    vedi letture
Fonte: figc.it
© Getty Images
© Getty Images
© foto di TuttoNazionali.com

Roberto Mancini, CT della Nazionale A, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, come riporta il sito ufficiale della Federazione Italiana Giuoco Calcio (figc.it), durante la conferenza stampa di presentazione svoltasi quest'oggi, martedì 15 maggio, alle ore 12:00 presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano (FI):

«Diventare CT è motivo d'orgoglio - dichiara il Commissario Tecnico azzurro - e penso sia la massima aspirazione per ogni allenatore. Sono tanti anni che alleno, questo era il momento giusto, dopo la mancata qualificazione ai Mondiali, per fare qualcosa per la Nazionale. Il mio rapporto con la Nazionale è durato tantissimo, ho avuto tre CT diversi come Bearzot, Vicini e Sacchi. Vorrei riuscire a riportare l'Italia dove merita, sul tetto del mondo e sul tetto d'Europa. Non sarà semplice, c'è da lavorare molto, ma penso che possiamo farcela. Dovremo riavvicinare la Nazionale ai tifosi. È difficile che un CT metta tutti d’accordo, ogni tifoso vede il calcio a modo proprio, per unire bisogna vincere un trofeo importante».

Sulla possibile convocazione di Mario Barwuah Balotelli (OGC Nice-Côte d'Azur): «Giocatori in Italia ce ne sono tanti, anche in momenti che pensiamo siano difficili si possono trovare giocatori di qualità. Con Balotelli ci parleremo e probabilmente lo chiameremo, vorremmo rivederlo come agli Europei con Prandelli».

Sul raduno in programma la prossima settimana: «È difficile dire come giocheremo, voglio vedere alcuni giocatori che non conosco bene, ma mi adatterò alle loro esigenze e qualità per decidere cosa sarà meglio per la squadra. È importante che i giocatori che arrivano in Nazionale tirino fuori i loro sogni».

Sui giovani: «Dovremo pensare anche a costruire una squadra per i prossimi anni, per cui l'età conterà. Il CT ha l'obbligo di stare vicino alle Nazionali giovanili, ma ogni squadra ha il suo allenatore e non disturberò il lavoro dei colleghi, che stanno facendo benissimo».