Mancini: «Essere il CT della Nazionale è sempre motivo di orgoglio»

Il CT della Nazionale A ha parlato sul sito ufficiale della Federazione ed al TG Sport Speciale per celebrare i 110 anni della Nazionale italiana di calcio
15.05.2020 20:30 di  Alessandro Paoli  Twitter:    vedi letture
Fonte: figc.it/TG Sport Speciale
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Roberto Mancini, CT dell'Italia (Nazionale A), ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sul sito ufficiale della Federazione Italiana Giuoco Calcio (figc.it) in merito ai 110 anni della Nazionale di calcio italiana:

«La Nazionale è il simbolo di un Paese che nei momenti di difficoltà ha sempre saputo rialzarsi, mostrando quella coesione e quello spirito collaborativo che rappresentano da sempre due qualità distintive di noi italiani. È un onore poter guidare una squadra che gode del sostegno di milioni di connazionali, che ringrazio per l’affetto e la passione con cui ci hanno seguito e a cui spero di poter regalare presto le soddisfazioni che meritano».

«Le difficoltà, è inutile nasconderci, ci saranno - prosegue il Presidente federale durante il TG 2 Sport Speciale condotta da Luca Di Bella ed Enrico Varriale in collegamento da Sulmona (AQ) -. Non sarà semplice dopo questi mesi di inattività tornare in campo, ma la mia speranza, come quella di tutti gli italiani, è che si torni presto alla normalità e che anche la Nazionale possa riprendere in serenità il suo cammino. Anche se venivamo da un periodo carico di entusiasmo per le partite vinte e giocate bene, la speranza è che, avendo davanti un anno in più per prepararci, la squadra possa migliorare ancora, trovare più continuità e magari anche qualche altro giovane interessante. Per ragazzi come Zaniolo (AS Roma, ndr), per esempio, un anno in più significa ulteriori miglioramenti. Per lui come per altri».

Sull'essere il CT dell'Italia (Nazionale A): «Essere il Commissario Tecnico della Nazionale è sempre motivo di orgoglio, lo è ancora di più in questo momento perché la Nazionale è il simbolo di un’Italia che non molla mai”. L’auspicio del ct è quello che il calcio possa ripartire, anche in prospettiva Nazionale».