Paganin: «Partite come queste aiutano a crescere. VAR? Un passo del calcio verso il futuro»

18.01.2017 15:30 di  Alessandro Paoli  Twitter:    vedi letture
Fonte: Rai Sport
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Massimo Paganin, Capo Delegazione dell'Italia Under 19, ha rilasciato la seguente intervista ai microfoni di Rai Sport durante l'intervallo dell'amichevole internazionale tra Italia Spagna, categoria Under 19, in svolgimento presso lo Stadio Friuli "Dacia Arena" di Udine (UD), che vede gli Azzurrini pareggiare per 0-0 contro le Furie Rosse.

Paganin, abbiamo visto una buona Italia oggi.
«Sicuramente. Siamo in un percorso di crescita, siamo in preparazione della fase élite del Campionato Europeo (UEFA European Under-19 Championship, ndr), che si svolgerà in Belgio. Questa è una partita importante, che arriva a metà stagione, la prossima sarà a Bologna contro la Francia (mercoledì 22 febbraio, ndr). Stiamo affrontando delle nazionali che nel ranking sono tra le prima in assoluto; la Francia, quindi la nostra prossima avversaria, è addirittura Campione d'Europa in carica. Sono dei test importanti per noi, li abbiamo affrontati con il giusto piglio, con la giusta determinazione e credo sia importante per i ragazzi perché l'Under 19 significa "percorso di crescita". Tanti di questi stanno esordendo nelle loro Prime Squadre e, di conseguenza, sono importanti questi test perché possano maturare ancor di più».

Oggi c'è la VAR (Video Assistant Referee), che tenete a battesimo come Under 19, ma coinvolgerà, come sperimentazione, le Nazionali Giovanili ed il Campionato Primavera.
«Queste sono delle sperimentazioni. Abbiamo incontraro Roberto Rosetti, che insieme all'arbitro Orsato, è responsabile della sperimentazione in Italia. Quest'oggi la stanno provando, la stanno sperimentando per cercare di vedere se possa dare quelle soluzioni in più, strumenti in più di analisi, durante le partite. Fortunatamente oggi non ci sono stati degli episodi determinanti, e speriamo logicamente che non ce ne siamo, ma è chiaro che questo sia un passo in avanti del calcio verso il futuro».

Vuole spedendere qualche parola sul CT dell'Italia Under 19 Roberto Baronio?
«Fortunatamente è il secondo anno che lavoro con Roberto. L'anno scorso ero all'Under 18, sempre come Capo Delegazione, e quest'anno sono passaro, insieme a lui, in Under 19; sta facendo un percorso di crescita anche lui. È chiaro che il Settore Giovanile è in funzione del fatto che tutti i ragazzi crescano, sono il meglio che il calcio italiano possa offrire in questo momento. Parliamo di un gruppo di giocatori, non solo questi che stanno giocando, ma logicamente anche quelli che non sono stati convocati per questa gara, quindi il gruppo comincia ad essere importante, come abbiamo potuto vedere dai risultati sul campo. Ci sono tanti giocatori, tra questi, che hanno l'opportunità di calcare campi importanti, come quelli di Serie A e di Serie B. Il percorso di crescita ed il lavoro fatto nel Settore Giovanile è un lavoro importante che iniziato qualche anno fa e che adesso sta dando i suoi frutti. Il mister Baronio sta facendo crescere i ragazzi dando ovviamente il proprio apporto».

Possiamo dire che, finalmente, l'Italia si confronta alla pari, sia dal punto di vista tecnico che tattico, con le maggiori nazionali giovanili europee?
«Lo stiamo facendo. Come ho detto, è un percorso di crescita. Si assumono delle consapevolezze, ci si rende conto che gli altri, alla fin fine, non sono poi così lontani ma basta lavorare nel modo giusto e, soprattutto, che il percorso di crescita trovi l'opportunità che questi ragazzi possano giocare con le Prime Squadre facendo così quell'esperienza internazionale che poi in campo si traduce in buone prestazione e, di conseguenza, poter giocare a livello delle altre nazionali».

Qual è la formazione più complicata da affrontare nella prossima fase élite del Campionato Europeo Under 19?
«Credo che la formazione più temibile sia il Belgio, nel ranking è quella che, a livello internazionale, è più in alto. Inoltre, i belgi saranno il paese ospitante, quindi avranno questo vantaggio di giocare in casa. Per quanto ci riguarda, giocheremo sicuramente per cercare di passare il turno. Non sarà facile, ma chiaramente l'idea è quella di andare a vincere in Belgio».